"Anche al ristorante i consumi di Natale non decollano", anzi. "Secondo le previsioni della Fipe solo in 5,6 milioni, pari all'11% della popolazione, andranno al ristorante: rispetto allo scorso anno ci sarà dunque un calo di 512 mila presenze. Un po' meglio a Capodanno, visto che si prospetta una diminuzione dello 0,2%". Insomma, "a Natale pranzo in casa per nove italiani su dieci". E' quanto si legge sul sito internet ufficiale della Confcommercio. Non fa eccezione la Sicilia. Dall'indagine condotta in collaborazione con Format research, su un campione statisticamente rappresentativo, è emerso anche che "quasi il 60% dei ristoranti sarà in attività il giorno di Natale, un dato in leggero aumento invece rispetto al Natale 2015" e che "l'87,7% degli intervistati trascorrerà il pranzo di Natale in casa con amici e parenti, in aumento rispetto all'84,5% registrato nel 2015". Un dato su cui riflettere, e non poco. Per quanto riguarda il cenone di Capodanno, "il 14,7% della popolazione, circa 7,5 milioni di italiani, aspetterà lo scoccare della mezzanotte in un ristorante o in un altro locale pubblico. Il 12,1% si recherà in un locale pubblico in Italia, mentre il 2,6% consumerà il cenone di fine anno in un ristorante all'estero, dato questo in calo soprattutto a causa della minore propensione a recarsi all'estero registratasi nel 2016".
In tema di doni, invece, si apprende che "quest'anno gli italiani stringeranno un po' la cinghia per i regali di Natale, con una spesa media pro capite di 164 euro contro o 166,1 dello scorso anno. La stima è dell'Ufficio studi di Confcommercio che ha presentato a Roma, presso la sede confederale, la consueta analisi su andamento dei consumi, ammontare delle tredicesime e propensione alla spesa per il Natale".