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Sui Presidenti della Regione Sicilia (2001-2016) e l'Economia Siciliana

Sui Presidenti della Regione Sicilia (2001-2016) e l’Economia Siciliana

Sugli ultimi tre  Presidenti della Regione Sicilia (2001-2016) e sull'Economia Siciliana

D: Abbiamo una posizione in controtendenza rispetto alla crisi dilagante, è quella del Presidente della Regione (Rosario Crocetta) che continua a dire che il PIL della Sicilia cresce più di quello di tutte le altre regioni italiane. Lei come la vede?
R: Io non ho opinione, perché il PIL - se cresce o decresce - non è un’opinione. E’ un dato statistico che ci comunica l’ISTAT. Se il Presidente della Regione sa leggere - e io penso che abbia fatto le elementari - dovrà tranquillamente andarsi a leggere le statistiche dell’ISTAT che dice che in questi anni della crisi la Sicilia è andata indietro di oltre 13-14 punti percentuali. Ancora quest’anno, il 2016, la Sicilia andrà indietro anziché crescere, a livello nazionale la media può essere lo 0,8-0,9-1%, in Sicilia sarò sicuramente sotto 0. Di questo la responsabilità è evidente, è una responsabilità oggettiva e ovviamente ce l’hanno coloro che hanno amministrato la regione. Purtroppo in questi ultimi tre lustri abbiamo avuto tre presidenti che non hanno certo brillato: uno ha scontato 7 anni di carcere (Salvatore Cuffaro), un altro che è sotto processo (Raffaele Lombardo), è il terzo che è dal 2012 in carica, che non solo non ha fatto andare avanti la Sicilia ma anzi l’ha fatta andare indietro (Rosario Crocetta). Un dato per tutti: i circa 12-13 Miliardi a disposizione di fondi regionali del piano 2014-2020, ebbene di questi 12-13 Miliardi (anno 2014, 2015 e 2016), ancora non si è speso nulla.

 

D: Cosa possono fare concretamente i Siciliani cittadini per bene?
R: Devono rinforzare fortemente Risorgimento Sicilia, perché attraverso una massa critica, una spinta critica, tutti i cittadini per bene possano diventare opinione pubblica forte, che spinge, che costringe questi responsabili delle Istituzioni a fare il proprio dovere. Perché si tratta solo di questo: i politici devono valutare le soluzioni e quindi attuarle, decidere. Qui non decide nessuno. I cittadini devono controllare che i politici fanno il loro mestiere. I politici devono controllare  che poi la burocrazia esegua l’indirizzo per realizzare tutti i progetti che ritiene di mettere in atto per risolvere i problemi. Del resto Risorgimento Sicilia affronterà e pubblicherà le 50 soluzioni ai problemi più grossi dell’isola, spiegando come si può fare per risolverli, ma naturalmente bisogna tagliare i privilegi e i privilegiati, e bisogna che le persone in gamba, per bene, oneste e professionali, assumano ruoli di responsabilità, cosa che in atto non è.

 

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di Andrea Salomone

andrea salomone

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