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Qualità della vita, le bellezze (e qualche dolore) a Ragusa

Qualità della vita, le bellezze (e qualche dolore) a Ragusa

Qualità della vita, le bellezze (e qualche dolore) a Ragusa

Primo posto tra le siciliane per Ragusa, città amata dai turisti e dall’isolani. “Le scuole funzionano come da tutte le altre parti” – spiega Matteo Giurdanella, 24 anni, che ha frequentato il liceo scientifico di Modica e oggi vive a Dublino. “Ci sono quelle che riescono a darti una buona formazione e quelle considerate più scarse”. Un meccanismo che cambia negli anni, visto che fino a trenta o quaranta anni fa il Geometra era il più gettonato, mentre oggi l’attenzione si sposta sui Licei classici e scientifici.

E i trasporti? “Non ho mai utilizzato i mezzi pubblici – racconta Matteo – ci si sposta con la propria auto perché è difficile muoversi tra i quattro agglomerati urbani – Modica Alta, Modica Bassa, Modica Sorda e Quartiere Oriente - e le campagne, in una superficie che supera perfino quella di Milano”.

E proprio sui quattro quartieri principali bisogna puntare secondo il giovane modicano, sia dal punto di vista dei collegamenti che del controllo delle forze dell’ordine. La provincia di Ragusa, infatti, è la più ricca del territorio e viene considerata “babba” per l’assenza della malavita, anche se ultimamente si stanno verificando episodi di furti nelle case.

Dal punto di vista dello svago, invece, Modica offre ai giovani la passeggiata al Corso, dove ci si incontra con gli amici per bere un drink nei locali lungo la via principale, oltre a qualche evento come “La notte bianca”. “La cosa più bella – conclude Matteo - è che con la macchina in dieci minuti arrivi al mare, anche d’inverno, e puoi gustare un cornetto caldo con le prime luci dell’alba”.

modica

“È una città in cui molti si lamentano, soprattutto i giovani, molti dei quali scappano salvo poi ostentare sui social l'amore che provano per la loro Ragusa e le sue bellezze” – commenta invece Federica Giannone, 27 anni, che si dice “d'accordo sul fatto che Ragusa potrebbe offrire molto di più”, anche se non condivide l'idea che sia una città monotona. “Vengono sempre organizzati eventi e serate e il centro storico ormai ha ripreso vita grazie ai locali aperti dai nostri coetanei”.

“Anche se vivessimo a Milano – continua la giovane - a lungo andare ci annoieremmo delle solite serate, dei soliti volti e dei soliti locali”. Un aspetto che potrebbe scoraggiare è quello lavorativo, anche se la situazione non sembra migliore in altre parti del Paese. “Ho iniziato ad apprezzarla quando ho vissuto a Pisa e Catania. Più passava il tempo e più mi mancava e ora mi rendo conto che non vorrei mai andarmene, soprattutto quando mi capita di apprezzare in tv le meraviglie della mia città, e penso che non sarei potuta nascere in un posto più bello”.

giorgia lodato

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