“Agrigento ormai ha la nomina negativa, per partito preso resta tra gli ultimi posti anche se si stanno facendo dei progressi”. C’è una nuova generazione, di cui fa parte anche il giovane Angelo, che ha tanta voglia di fare e di cambiare le cose, laureati e acculturati che stanno cominciando a dare un segnale forte alla città e cercheranno di sradicarla dal penultimo posto della classifica.

Aspetti negativi ce ne sono tanti, dai giovani che non sempre trovano il giusto spazio ai servizi pubblici carenti in una città votata al turismo. “I collegamenti con la valle dei Templi o con la scala dei Turchi spesso risultano insufficienti – spiega Angelo – così come i punti di informazione dedicati ai turisti, che spesso scappano verso altre mete”. Per non parlare delle strade che avrebbero bisogno di un ripristino immediato e della mancanza di stimoli per i ragazzi, che appaiono demotivati.

“Ci vorrebbero centri d’ascolto e nuovi punti di incontro” – suggerisce Angelo, che sottolinea anche la necessità di fare qualcosa in più per la fascia più povera della popolazione, soprattutto da parte della politica.

“Qualche passo in avanti è stato fatto dal punto di vista del decoro e della raccolta differenziata, anche se servirebbero cassonetti e cestini per strada per evitare di dover buttare le carte per terra”.

È necessario, però, ripopolare Agrigento, anche per dare un nuovo slancio al commercio. “I negozi chiudono perché molti studenti vivono fuori e alcuni cinquantenni sono costretti ad andarsene per colpa della crisi”. Bisogna creare posti di lavoro e spingere i giovani a non andare via, proprio come Angelo. “Credo in questa terra – conclude – perché sono convinto che se c’è la buona volontà il cambiamento è possibile”.