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Mobilità a Catania, basta polemiche servono programmi

Mobilità a Catania, basta polemiche servono programmi

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In questi giorni a Catania si fa un gran parlare di piani sulla mobilità. Dopo l'inaugurazione, travagliata e con non poche polemiche, della fermata di piazza Stesicoro infatti i piani di una metropolitana che colleghi il centro città ai comuni vicini si fa sempre più interessante. Di contro l'altra anima del trasporto pubblico urbano, l'Amt, vive giorni di polemiche circa la nomina dei vertici e più o meno misteriosi trasferimenti di danaro dalle casse della municipalizzata al Comune.

Adesso di chi sia colpa cosa poco importa. Per chiarire questi dubbi esistono delle autorità competenti, quelle giudiziarie e politiche, e soprattutto tutte queste polemiche poco portano nelle tasche dei cittadini. Quello che risulta evidente in questi giorni è che Catania ha un evidente problema. Ci riferiamo ai negozianti del centro ad esempio che, a fronte di una stagione di saldi tanto aspettata, si ritrovano con le botteghe vuote per il terrore da parte dei cittadini di girare per ore alla ricerca di un posteggio in centro. Ci riferiamo a coloro i quali ogni mattina macchina non ne hanno e per recarsi al posto di lavoro devono pregare non si sa quali santi.

Perchè, e su questo si ripete sempre il problema tipico del sud e del catanese, invece di lanciarci in mirabolanti progetti con la cornice di milioni di euro bisognerebbe almeno far funzionare quello che già si ha. Ci vuole tanto a far arrivare in orario un autobus? Ci vuole tanto da parte dell'amministrazione comunale a pensare per tempo a un piano ad hoc di trasporti per incentivare i cittadini a recarsi con i mezzi pubblici in città soprattutto per i propri acquisti? Non sono gli stessi commercianti che con le loro tasse contribuiscono, e non in maniera indifferente, alla sopravvivenza delle casse comunali?

Mistero della fede, poco cambia e probabilmente poco cambierà in attesa del nuovo taglio del nastro, del nuovo progetto e del nuovo stanziamento dimenticando, e questo reca non poche preoccupazioni, che si dovrebbe Amministrare quello che già si ha intanto e cercare di farlo funzionare in modo adeguato.

antonio borzì

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