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Differenziata, facciamola bene

Differenziata, facciamola bene

Differenziata, facciamola bene

Raccolta differenziata sì, ma con criterio. Se da una parte la città comincia pian piano a reagire agli stimoli, dall’altra siamo ancora lontani dal modello delle città europee o del Nord Italia. E ne sono la prova le montagnette - in qualche caso montagne a tutti gli effetti - di sacchi di spazzatura sui marciapiedi, anche in pieno centro storico.

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Cumuli che cominciano a crescere già nel pomeriggio, quando i negozi sono ancora aperti e la gente passeggia per corso Italia e viale XX Settembre, viale Regina Margherita e via Umberto. E si ritrova ad ammirare anche quei sacchetti colorati - che qualche frettoloso posiziona prima dell’orario stabilito dal Comune - oltre che le vetrine dei negozi.

Qualcuno si discolpa spiegando che lascia «il sacchetto dentro il bidone, un modo decisamente più pulito e decoroso rispetto a chi la butta direttamente in strada», qualcun altro addossa la colpa al Comune, all’orario troppo limitato e alla cattiva organizzazione.

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«Una cosa è certa – concordano alcuni condomini della zona di piazza Trento – sarebbe più indicato avere sotto casa un bidone condominiale, come fanno già nell’hinterland, così da poter riporre i sacchetti al riparo dalla pioggia e dai bisogni dei cani e non averli in mezzo ai piedi quando ci si vuole godere la città».

 

giorgia lodato

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